Lo sguardo della Nicchiarelli ha il pregio di non essere troppo indulgente nei confronti della propria protagonista: Luciana non è "bella", ma piuttosto "un tipo", è sempre infagottata in abiti grandi e vecchi (anche per l'epoca), è intelligente ma non l'ascolta nessuno, sa essere odiosa, vendicativa e portare rancore. E' un'adolescente che vive appieno la sua età, non una figurina idealizzata, e di questo dobbiamo dare atto alla regista. Il film smette però di funzionare quando vuole spiccare il volo, fare un salto di qualità, farsi ritratto di un'intera società: le idee ci sono, ma mancano gli spazi, manca l'ampio respiro (anche produttivo) per crescere e diventare grande. La fotografia quasi televisiva e la regia angusta affossano una rielaborazione visiva pressoché assente. Così "Cosmonauta" rimane nel limbo dei film dalle buone speranze non mantenute. E la cosa sorprendente è che nonostante il risultato non esaltante il film sia stato premiato a Venezia (sezione "Controcampo italiano") e salutato da molti come il gradito ritorno della commedia all'italiana: insomma, siamo abituati talmente male che basta così poco per accendersi?
Davvero riuscito è invece l'iniziale cortometraggio d'animazione stop-motion, "Sputnik 5", con protagonisti animali di plastilina. Introduce il tema della conquista dello spazio, che proseguirà all'interno della vicenda attraverso immagini di repertorio, visualizzando le tappe del grande scontro fra comunisti e capitalisti fino all'allunaggio del 20 Luglio 1969, giorno della fine dei sogni sovietici. Storia di una sconfitta (non ancora) annunciata che serve a contrappuntare la narrazione centrale, quella di una lenta disillusione al tempo delle grandi ideologie.
cast:
Miriana Raschillà, Claudia Pandolfi, Sergio Rubini, Pietro Del Giudice, Valentino Campitelli, Susanna Nicchiarelli
regia:
Susanna Nicchiarelli
distribuzione:
Fandango
durata:
85'
produzione:
Michela Rossi, Domenico Procacci
sceneggiatura:
Teresa Ciabatti, Susanna Nicchiarelli
fotografia:
Gherardo Gossi
scenografie:
Alessandro Vannucci
montaggio:
Stefano Cravero
costumi:
Francesca Casciello
musiche:
Gatto Ciliegia