Certe storie, che alle volte capita di ascoltare, sono più forti della voce dei loro narratori. Certe storie colpiscono, ci prendono e non vogliono più lasciarci. Liz Garbus ce ne racconta una collezionando con dovizia ogni reperto storico (filmati privati e pubblici, articoli giornalistici, servizii televisivi) e testimonianze di amici, nemici e conoscenti (tra i tanti lo storico avversario ne "l'incontro del secolo" Boris Spasskij e l'ex segretario di stato americano Henry Kissinger) offrendo un bel mosaico della personalità di Bobby Fischer, lo scacchista. Poco viene aggiunto rispetto a quello che si può leggere in biografie già pubblicate, ma il documentario biografico "Bobby Fischer against the world" della Garbus con sintesi ed un incessante ritmo narrativo che sembra a tratti assumere venature da thrilling è un avvincente racconto che sa rendere merito alla storia che racconta senza mai perderne il controllo.
La superstar del mondo scacchistico Bobby Fischer, la cui fama mondiale nel suo periodo d'oro si dice fosse seconda solo a quella di Gesù Cristo, nel corso della sua vita è stato prima bambino prodigio -tutt'ora il più giovane Gran Maestro- amato dalla stampa, otto volte consecutive campione americano e poi campione mondiale di scacchi esaltato dagli Stati Uniti negli anni roventi della guerra fredda, fino a diventare nemico pubblico americano senza passaporto, dignità e diritti riconosciuti. Bobby Fischer il genio. Bobby Fischer il folle. Bobby Fischer l'inafferrabile. Bobby Fischer che amava i bei vestiti e sognava una casa a forma di torre. Storie di "genio e sregolatezza" catturano sempre l'attenzione del pubblico e quella di Fischer ne è la quintessenziale esemplificazione e anche se il suo campo di battaglia non era un prato verde come quello solcato dall'istrionico "quinto beatles" George Best, ma un casellario di 64 ordinate case le sue gesta divennero calamita per l'attenzione del mondo intero. Le televisioni sospendevano le loro regolari trasmissioni per lasciare spazio alle battaglie scacchistiche del campione americano. Correva l'anno 1972 quando Fischer incontrò l'allora campione del mondo in carica Boris Spasskij nelle terre gelide d'Islanda in quello che poi è stato definito dagli amanti del gioco "l'incontro del secolo": una serie di 21 partite consecutive in cui Fischer dopo un avvio disastroso, addirittura non presentandosi al primo incontro e perdendo il secondo per un madornale immenso errore, si era imposto infine esprimendo uno dei massimi livelli del gioco scacchistico in delle partite segnate dalla semplice e pura bellezza del suo stile di gioco. Correva l'anno 1972 quando una delle tante silenziose battaglia della guerra fredda si era giocata: Bobby Fischer il campione del mondo. Bobby Fischer il solitario. Bobby Fischer dalle impossibili richieste. Ma questo trionfo in terra islandese non è altro che il punto d'avvio, o di svolta, per una più dura battaglia che lo scacchista ha combattuto contro il mondo intero.
Bobby Fischer, la persona-personaggio-personalità, avrebbe tutte le carte in regola per diventare l'ennesimo eroe herzoghiano con la capacità di dominare il mondo della scacchiera attraverso il suo cristallino genio e ampliando poi la scacchiera alle dimensioni del mondo intero contro il quale si troverà a scontrarsi in una lotta impari e senza possibilità alcuna di vittoria (un Timothy Treadwell accerchiato da regine, cavalli ed alfieri). Un titano destinato all'oblio. Ma invece che il regista tedesco abbiamo Liz Garbus dietro alla cinepresa, la documentarista non calca la mano su possibili metafore cosmiche, ma lascia che il racconto emerga dal raccontato delle testimonianze che presenta e solamente attraverso le impressioni di questi si può lacerare la superficie visibile del personaggio pubblico e, seguendo il filo nero che lega genio follia ed ossessione, affacciarci sull'abisso della mente di Bobby Fischer, la leggenda. Con passione e una bella calligrafia la regista ci regala questo caleidoscopico biopic.
Presentato e premiato alla sesta edizione del Festival internazionale del film di Roma (2011) "Bobby Fischer against the world" è un affascinante e tragico racconto di un eroe mancato, di un genio impossibile, inclassificabile e sempre sfuggente, un racconto forte delle domande che pone più che delle risposte che trova. Una visione da non perdere.
Nota: inedito nelle sale italiane sarà distibuito in dvd per la collana "Feltrinelli Real Cinema" a partire dal 4 Febbraio 2012 insieme a "Project Nim" e "Pina".
cast:
Bobby Fischer, David Edmonds, Anthony Saidy, Susan Polgar, Henry Kissinger, David Shenk, Gudmundur Thorarinsson, Boris Spassky, Mikhail Tal, Garry Kasparov, Mikhail Botvinnik, Tigran Petrosian
regia:
Liz Garbus
titolo originale:
Bobby Fischer Against the World
durata:
93'
produzione:
Liz Garbus
fotografia:
Robert Chappell
montaggio:
Michael Levine, Karen Schmeer
musiche:
Philip Sheppard