Il prossimo 26 febbraio Christopher Plummer forse riuscirà a vincere l'Oscar come attore non protagonista, esattamente 54 anni dopo avere esordito sul grande schermo grazie a Sidney Lumet e al suo “Fascino del palcoscenico” (“Stage Struck”), variante oggi abbastanza dimenticata di “Gloria la mattino”, dove il promettente attore teatrale canadese divide la scena con Henry Fonda e la figlia d'arte Susan Strasberg. Per quanto possano contare queste cose (e sappiamo che un po' contano...) sarebbe davvero un bel modo per coronare una lunga e ammirevole carriera, che in verità non si può dire conclusa, dato che l'ottantaduenne Plummer è ancora richiestissimo. La corsa alla statuetta hollywoodiana proverà a farla con “Beginners”, apprezzata opera seconda di Mike Mills, regista di “Thumbsucker” (nonché autore di apprezzati video, cortometraggi e documentari).
Il film, che in America è stato ben accolto dalla critica, da noi è uscito direttamente in dvd per una scelta della Universal che giustamente è stata criticata, poiché rinunciare a mandare in sala un film proprio nel momento in cui sta per godere di una buona spinta pubblicitaria, assicurata dalla stagione dei premi, è parso discutibile, né sono sembrate convincenti le spiegazioni fornite dal distributore a riguardo (pare siano stati gli incassi di “Beginners” magri negli Stati Uniti a scoraggiarli, ma, a parte che, come ha fatto notare qualcuno, tanti film americani escono regolarmente in Europa a prescindere dall'esito commerciale in patria, rimproverare ad una piccola produzione indipendente di non essere stata una macchina da grandi incassi suona alquanto strano).
Plummer interpreta Hal, un uomo ultrasettantenne che, una volta rimasto vedovo, rivela al figlio trentenne, Oliver, di essere omosessuale e che di volere vivere liberamente la sua sessualità. Quindi il figlio assisterà a cambiamenti notevoli nella vita del genitore: nuovi amici, serate in discoteca e addirittura un fidanzamento con un artista giovane e stralunato...un ruolo insolito dunque per uno spunto che può sembrare paradossale, anche se Mills ha dichiarato di avere scritto la sceneggiatura basandosi sulla storia della propria famiglia, quindi quelli che hanno detto che talvolta la realtà supera la fantasia decisamente sapevano di cosa stavano parlando!
Oliver (interpretato da Ewan McGregor con la consueta finezza e bravura) è un uomo col cuore, parafrasando il titolo di un bel film di qualche anno fa, un po' in inverno. A inizio film scopriamo che ha appena perso l'amatissimo padre, portato via da un male incurabile dopo avere vissuto con gioia, disincanto e intensità gli ultimi anni della sua vita. Inizia quindi un viaggio a ritroso nel tempo in cui si intrecciano i ricordi del padre durante la sua “nuova vita” ma anche quelli più lontani, come i momenti condivisi da Oliver bambino con la sua stravagante mamma (la lunare Mary Page Keller).
Mike Mills gira con uno stile accattivante e se l'intrecciarsi dei piani temporali può sulla carta apparire complicato, nel film lo si segue con facilità. Grazie anche al contributo notevole del direttore della fotografia danese Kasper Tuxen, il regista realizza una tavolozza di colori davvero interessante. Qualcuno ha azzardato paragoni col cinema di Wong Kar-wai che forse sono ancora un po' fuori portata, però è vero che il modo di riprendere i luoghi e gli spazi che ha Mills serve anche a suggerire le emozioni che stanno vivendo i personaggi e questa cosa non è certo estranea al cinema del maestro di Hong Kong.
cast:
Ewan McGregor, Mélanie Laurent, Christopher Plummer, Mary Page Keller, Kai Lennox, Goran Visnjic, Keegan Boss
regia:
Mike Mills
distribuzione:
Universal
durata:
104'
produzione:
Focus Features
sceneggiatura:
Mike Mills
fotografia:
Kasper Tuxen
scenografie:
Shane Valentino
montaggio:
Olivier Bugge Coutté
costumi:
Jennifer Johnson
musiche:
Roger Neill, Dave Palmer, Brian Reitzell