Ondacinema

recensione di Alessio Cossu
5.0/10

Quando Carlo Lizzani girò "Mussolini ultimo atto" (1974), una volta scelto Rod Steiger come attore protagonista, data la poca somiglianza fisica rispetto al personaggio, subordinò le scelte di inquadratura a un principio guida: riprendere l’attore inizialmente in campi lunghi, poi medi e, solo dopo che la sua caratterizzazione aveva avvinto a sufficienza lo spettatore, ricorrere ai primi piani che la tensione narrativa inevitabilmente richiedeva. Il film risultò divisivo per svariati aspetti, ma il plauso che lo ha accompagnato dimostra che se si vuole incollare alla poltrona lo spettatore è necessario che questi abbia il tempo e il modo di solidarizzare con i personaggi, e che ciò è impossibile laddove essi siano più stilizzati che delineati. Fatti i dovuti distinguo, la poca cura da parte del regista Baltasar Kormákur nel plasmare il protagonista di "Beast" è una delle ragioni alla base della scarsa presa di un film che ha la pretesa, velleitaria, di far coincidere il suo successo unicamente sui picchi emozionali costituiti dai jump scare.

Nate (Idris Elba), il protagonista, è un medico che si è concesso, insieme alle figlie adolescenti, un safari nella stessa terra d’Africa di cui è originaria la moglie recentemente scomparsa per un male incurabile. Nonostante la precedente separazione, la perdita ha lasciato uno strascico anche nei rapporti con le due figlie, le quali nutrono nei confronti del padre un sordo risentimento, quasi che il suo distacco dalla donna ne abbia in qualche modo favorito se non causato la prematura fine. I preparativi per il lungo viaggio si svolgono così in una sorta di campo magnetico affettivo in cui le forze sembrano attrarsi e respingersi contemporaneamente. Tuttavia, il vissuto di quel che resta del nucleo familiare emerge solo a sprazzi e non ci viene dato modo di dipanare con chiarezza la matassa delle relazioni. Il tutto viene filtrato attraverso poche battute che non vengono mai circostanziate. La figura della madre e moglie è come un fantasma; di più, eterea e fantasmatica riappare nei pensieri e nei ricordi del medico nel corso della diegesi, in coincidenza con i momenti di tensione.

Lo schema narrativo scelto dal regista Baltasar Kormákur è la riproposizione, leggermente variata, del canovaccio di "Paradise Beach – Dentro l’incubo" (2016): la lotta del protagonista contro predatori mortali, ma anche contro traumi irrisolti che causano la morte delle persone care. In "Beast" è un leone a svolgere il ruolo di antagonista. Anche sotto questo aspetto le scelte registiche lasciano a desiderare. Mentre inizialmente i branchi che vivono in libertà nell’area del parco sono ritratti con un realismo funzionale ad innescare la tensione orrorifica causata dalla comparsa di un leone cui alcuni bracconieri hanno ucciso un cucciolo. Evidente debito nei confronti di più ispirati horror movie, quali "Lo squalo" di Steven Spielberg, il felino ha dimensioni decisamente abnormi e con grande agilità è in grado di coprire cospicue distanze. Ne fanno appunto le spese Ned e famiglia, letteralmente assediati nella jeep diventata un fortino. È in questo contesto di alta tensione che si compie l’arco narrativo dei personaggi: padre e figlie ritrovano la complicità prima e l’affetto poi.

Per quanto riguarda le scelte di inquadratura, se indubbiamente efficaci risultano le lunghe carrellate ad inseguire i fuggiaschi, fatta eccezione per i jump scare, l’animale rimane inizialmente fuori campo, e quando vorremmo ammirarlo nella sua interezza ci viene restituito con l’ausilio della computer grafica. Un po’ poco dopo aver atteso per quasi un’ora. “Provate voi a far recitare un leone nella savana!”, direbbe qualcuno. E sarebbe obiezione plausibile. Ma ciò che lascia più perplessi, in verità, è il combattimento finale tra uomo e felino, in cui Idris Elba, recentemente visto in "Thor: Love and Thunder", sembra ricordare prestazioni smaccatamente superomistiche. Al di là delle scelte della CGI, la direzione della fotografia, affidata a Philippe Rousselot è invece decisamente di qualità, giovandosi della luce naturale della savana.


08/10/2022

Cast e credits

cast:
Daniel Hadebe, Iyana Halley, Martin Munro, Leah Jeffries, Liyabuya Gongo, Idris Elba


regia:
Baltasar Kormákur


titolo originale:
Beast


distribuzione:
Universal Pictures


durata:
93'


produzione:
Will Packer Productions, RVK Studios


sceneggiatura:
Ryan Engle, Jaime Primak Sullivan


fotografia:
Philippe Rousselot


scenografie:
Fred Du Preez


montaggio:
Jay Rabinowitz


costumi:
Moira Anne Meyer


musiche:
Steven Price


Trama
Il medico statunitense Nate Samuels, che attraversa un difficle periodo dopo la separazione e la morte della moglie, si vola in Africa alla ricerca dei luoghi d'infanzia della donna. Recatovisi con le due figlie adolescenti, dovrà fare i conti con un gigantesco leone che attacca chiunque gli capiti a tiro.
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