In questo modo la filosofia degli allegri perdigiorno, capitanati dal gestore del locale, Onassis, imprenditore pigmalione con un occhio alla cassa l'altro agli avventori, di cui asseconda i tic e le manie, diventa l'occasione per una serie di aneddoti, a volte scherzosi, a volte malinconici, proposti dal personaggio di turno, all'interno di un contenitore che vorrebbe essere un microcosmo di variegata umanità ed invece è il palcoscenico di uno spettacolo affine al cabaret. Dal tuttologo sportivo, fantasioso e ciarliero, sempre pronto a raccontare le imprese di importabili campioni al playboy da strapazzo (Teo Teocoli) disposto ad inventarsi conquiste mai accadute pur di ottenere il plauso della platea, ed ancora con le due petulanti ed onnipresenti vecchiette (Finocchiaro e Savino) pronte a spettegolare su tutto e su tutti, "Bar Sport" procede per accumulo, ricorrendo i suoi miti con l'affanno di chi non si deve dimenticare nulla. La poetica del quotidiano diventa l'occasione per sciorinare un amarcord di simpatica nostalgia, continuamente asfissiata dalla necessità di intrattenere. Ed anche la mitica Luisona, la pasta alla crema destinata a vendicarsi di chi la mangia, diventa un divertissement risolto in un baleno dal gergo romanesco del personaggio interpretato da Claudio Amendola, ignaro avventore e vittima sacrificale di un tormentone, "la mangerà o non la mangerà", la cui banalizzazione, riassunta dal faccione dell'attore romano, riesce ad annullare la portata di una epilogo che ribadisce l'inviolabilità di un universo appena scalfito dagli eventi esterni, e destinato a rimanere uguale a se stesso, nonostante tutto.
cast:
Giuseppe Battiston, Claudio Bisio, Antonio Catania
regia:
Massimo Martelli
distribuzione:
01 Distribution
durata:
93'
produzione:
Aurora Film, Rai Cinema
sceneggiatura:
Nicola Alvau, Massimo Martelli, Giannandrea Pecorelli, Michele Pellegrini
fotografia:
Roberto Cimatti
montaggio:
Gianandrea Tintori
musiche:
Gatto Ciliegia contro Il Grande Freddo