Pompato da un'ingente campagna pubblicitaria e da altrettante corpose operazioni di marketing esce finalmente in sala "Act of Valor", war movie che si presenta come "esperienza cinematografica senza precedenti". Il film è incentrato su un gruppo di Navy Seals (forze speciali della marina statunitense) che partono in missione per salvare un ostaggio della CIA detenuto in Costa Rica. Dietro all'operazione di recupero però si celano importanti affari di droga e di terrorismo jihadista.
Caratterizzato da una propulsione suggestiva e fortemente realistica delle immagini, "Act of Valor" dispiega un plotone di veri "frogmen" (così sono soprannominati i membri dell'unità), utilizza armi vere e soprattutto munizioni vere, cercando la massima aderenza con la realtà anche attraverso steadicam e soggettive piuttosto movimentate, che proiettano lo spettatore dentro la guerra incombente. Ma a ben vedere, è un cinema che si mette da parte per far fronte a una mera esperienza video ludica con tanto di soggettive alla "Doom", visori notturni, presentazioni dei personaggi e delle tappe in puro stile videogames. Se da una parte l'approccio esageratamente virtuale riesce nel regalare una buona dose di intrattenimento, dall'altra ne esalta l'artificio e rischia di gettare un'ombra di patetismo nei riguardi dei dialoghi e della voice off che a lungo si soffermano sugli ideali di paternità, famiglia, onore e coraggio.
Pur ammaliando senza fatica grazie alla sua esplosione adrenalinica e al pregevole lavoro sugli effetti speciali, "Act of Valor" evidenzia tutti i tratti superficiali (la circumnavigazione del globo a tempo record provoca effetti di disorientamento, dagli Stati Uniti a Manila, dalla Costa Rica all'Ucraina, dalla Somalia al Messico) e prevedibili (il sacrificio del futuro padre) di un cinema di genere troppo approssimativo, che non risponde e non sentenzia alcun che sui crimini della guerra pur affrontando determinate situazioni come la guerra in Cecenia e in Iraq o più in generale l'occupazione dei soldati americani negli stati musulmani. Con il risultato che l'artificiosità e il patriottismo incalzante intravisti per l'intera durata della pellicola riescono ad annebbiare un finale emozionante con tanto di dedica finale.
Diretto dalla coppia di stuntman McCoy-Waugh, prodotto dagli stessi attori-soldati del film (la Bandito Brothers) e scritto da Kurt Johnstad, già sceneggiatore del tremendo "300", "Act of Valor" è un prodotto da consigliare solo agli amanti del puro divertimento, a chi non rimarrà certo deluso nel vedere un soldato di guerra essere idolatrato più per le sue qualità da artefatto personaggio da videogames che come un modesto essere umano.
cast:
Alex Veadov, Roselyn Sanchez, Nestor Serrano, Alexander Asefa, Timothy Gibbs, Carla Jimenez
regia:
Mike McCoy, Scott Waugh
titolo originale:
Act of Valor
distribuzione:
M2 Pictures
durata:
110'
produzione:
Bandito Brothers
sceneggiatura:
Kurt Johnstad
fotografia:
Kurt Johnstad
montaggio:
Siobhan Prior, Michael Tronick, Scott Waugh
musiche:
Nathan Furst