Il film di Spike Jonze potrà non aver convinto tutti allo stesso modo, ma la colonna sonora, firmata da Karen O(rzolek) (vero e proprio leader degli
Yeah Yeah Yeahs) assieme ai Kids (un nutrito gruppi di
guest che comprende nomi come
Imaad Wasif dei Folk Implosion, Jack Lawrence dei
Raconteurs, Bradford Cox dei
Deerhunter, Dean Fertita dei
Queens of the Stone Age e molti altri), fa storia a sé. Precisiamo che non stiamo parlando dello score strumentale di Carter Burwell (bellissimo, ma purtroppo disponibile solo in formato digitale, qui se ne può sentire giusto un breve estratto, "Lost Fur", con Marc Ribot alla chitarra!), ma delle vere e proprie canzoni che commentano l'incredibile avventura di Max nel mondo delle "creature selvagge". Così come il film difficilmente potrebbe essere definito "per bambini" lo stesso si può dire delle musiche di Karen O, che da un certo punto di vista rappresentano la raccolta di materiale più coraggioso e sperimentale della musicista americana (e di alcuni dei suoi colleghi Kids).
"All Is Love", scelta non a caso come singolo, è l'episodio più catchy e solare, quasi un esempio di punk pre-puberale (il coretto dei bambini nel ritornello). "Hideway", che commenta i due momenti più toccanti del film, è dominata dalla spettrale chitarra di Wasif, e sfocia in un bel finale atmosferico ed elegante. "Worried Shoes" è una delicata cover al piano (e xilofono) di un pezzo di
Daniel Johnston, mentre in "Animal" si respira ben altro clima: il pezzo si apre con l'urlo più selvaggio di Karen dai tempi di "Our Time" (nel primo EP degli YYY's) e sfocia in una coda devastante e caotica, ideale contraltare alla confusione emotiva del piccolo protagonista del film. "Cliffs", bell'intermezzo strumentale, è ancora dominato dalle sei corde di Imaad Wasif, mentre in "Capsize" affiora la chitarra elettrica del collega degli Yeah Yeah Yeahs Nick Zinner, che trasforma un giocoso inno in un brano dal mood misterioso e affascinante. In dirittura d'arrivo un altro momento di pop irresistibile ("Heads Up"), e brani come "Igloo", "Food Is Still Hot" e "Sailing Home", in cui Karen O si produce in delicati ed eterei vocalizzi.
Consigliato anche a chi non ha visto il film (o non l'ha apprezzato, come il sottoscritto).