Visto il successo inaspettato del primo episodio, la produzione del secondo capitolo di "Twilight" si è trovata a disposizione un budget decisamente più cospicuo. Conseguenza: più soldi pure per la colonna sonora e campo libero al supervisore alle musiche Alexandra Patsavas (già dietro successi come "The OC" e "Grey's Anatomy"), che di fatto confeziona una raccolta del meglio della scena indie attuale. Tutti i brani sono rigorosamente originali e registrati per l'occasione.
Sorprendentemente il disco suona coeso e privo di passi falsi, il mood generale è piuttosto cupo e glaciale, sottilmente romantico, in linea con il tema vampiresco dei libri della Meyer. Molte cose buone da segnalare, a partire dal singolo apripista dei Death Cab For Cutie, più tirato rispetto ai loro standard e lontano dalle atmosfere pacate e autunnali di "
Narrow Stairs".
Thom Yorke si destreggia tra percussioni incessanti e synth, i
Killers aggiungono un pizzico di melodramma nella stranamente sommessa "White Demon Love Song", gli Ok Go sconfinano nel pop psichedelico alla Flaming Lips in "Shooting The Moon", i
Grizzly Bear aiutati dalla voce eterea di Victoria Legrand (dei
Beach House) incantano con "Slow Life", ma
Bon Iver e
St Vincent fanno ancora meglio in "Rosyln". Bene pure i
Black Rebel Motorcycle Club con un sensuale folk da cantare in spiaggia, e divertente pure l'indie pop stile Shins dei
Sea Wolf. Tra i nomi meno noti coinvolti se la cavano dignitosamente la giovane Lykke Li con il gospel meditabondo di "Possibilities", mentre i Band ok Skulls e gli Hurricane Bells giocano rispettivamente a fare White Stripes e Strokes. In chiusura l'intensa ouverture pianistica di Alexandre Desplat, uno dei compositori più interessanti sulla piazza. Dimenticate i libri della Meyer e i rispettivi film, e aprite le orecchie, non ve ne pentirete.