Non è la colonna sonora del nuovo film dei Muppet attualmente in programmazione nello nostre sale, ma un tassello dell'imponente mosaico promozionale creato ad 'hoc dalla Disney per promuoverne l'uscita al cinema. Trattasi di una raccolta di alcune tra le più celebri canzoni di Kermit & Co. reinterpretate da un eclettica squadra di band
alternative rock e
indie contemporanee. L'obiettivo è chiaramente traghettare i personaggi di Jim Henson nel nuovo millennio, sdoganandoli anche presso le nuove generazioni.
Il risultato convince però a corrente alternata. Se i simpatici Ok Go rileggono con convinzione il tema del Muppet Show con lo stile electro funk ed irriverente che caratterizzava la loro ultima fatica ("Of the Blue Color of the Sky"), Amy Lee degli Evanescence è annoiata e priva di idee nel riproporre la dolce "Halfway Down the Stars", mentre altri sono indecisi se personalizzare con esiti discutibili le canzoni (come Brandon Saller degli Atreyu & Billy Martin che trasformano il boogie "Night Life", ascoltato in "Giallo in casa Muppet", in un hard rock tamarro tutto riff e batteria pestona) o se essere scrupolosamente fedeli all'originale (come i The Fray, che interpretano il tormentone "Manha Manha" di Piero Umiliani, ma anche gli Alkaline Trio con il pop solare di "Movin' Right Along"). Molto meglio invece i
My Morning Jacket che impreziosiscono un brano minore come "Our World", trasformato dall'eterea voce di Jim James in una toccante ballata, o
Andrew Bird che in "Bein' Green" pennella con tocchi ironici e malinconici uno dei pezzi forti di Kermit il ranocchio, senza dimenticarsi del suo classico fischiettio (prestato anche al personaggio di Walter nel film) o di un bell'assolo di violino.
Ottimo anche il contributo della star folk rock norvegese
Sondre Lerche con la deliziosa "Mr. Bassman", e bravi anche gli
Weezer (che già avevano scherzato con i Muppets nel video di "Keep Fishin'"), che duettano con la bella Hayley Williams dei Paramore, nella celebre "The Rainbow Connection". Chiusura un po' in calando, con la calda voce di Rachael Yamagata che omaggia senza troppe sorprese uno dei classici di Gonzo, "I'm going to go back there someday". Un'operazione simpatica, ma anche una mezza occasione mancata per aggiornare i brani dei Muppet al gusto odierno. Meglio riascoltarsi i loro vecchi dischi allora.