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John Williams - Lincoln

Ventisei collaborazioni e ancora il duo regista-compositore più celebre della storia del cinema. John Williams torna con grandeur alle partiture dell'ultima pellicola dell'amico fraterno Steven Spielberg, "Lincoln". Nonostante la produzione più dilatata degli ultimi tempi, Williams dimostra ancora un piglio poetico e una capacità di costruire temi e partiture di grande intensità, una densità di idee musicali e registri emotivi che ancora in pochi ad Hollywood gli possono invidiare.

 

In realtà, Williams arriva all'appuntamento con Abraham Lincoln già preparato: il compositore ha già raccontato le varie dimensioni della storia e dell'epos americano, da "Nato il Quattro Luglio", da "Il Patriota" a "Bon il Saccheggiatore", fino agli spielberghiani "Amistad" e "Salvate il Soldato Ryan", un'esperienza che trova in "Lincoln" una sintesi e un passo ulteriore: Williams si mimetizza ancora più a fondo con il linguaggio musicale del 19esimo secolo, ne adotta le cadenze hymn e il repertorio popolare, traducendole nel proprio, inconfondibile timbro compositivo, e infine assemblandosi ancora all'affresco visivo di Spielberg.

 

Come il film "Lincoln" si muove fra i poli di intimo e pubblico, tenerezza e nobiltà, così Williams evita di incastonare storia e personaggio in un unico tema, ma anzi lavora incessantemente per tradurne l'animo in musica. Al Presidente, ma soprattutto alle sue parole, sono associati tre motivi: ul tema portante del film, "With Malice Toward None", una melodia lirica di onestà e nobiltà, incarnazione della vis ecumenica del protagonista, del suo alto senso morale e della sua disarmante umanità. A questo si affiancano "The American Process", idealismo e saggezza che si traducono in forma folk e "terrena"; e "The People's House", il commovente tema d'apertura del disco e del film, il tema probabilmente più completo e "grave" - quattro note di serena realizzazione e retaggi da perpetuare, sia nell'intimo che nel politico, saggiamente centellinata da Williams nei momenti cruciali del film, in particolare nel finale.

 

Non mancano momenti più bucolici e popolari, come "The Race to the House", un adattamento di componimenti risalenti alla Guerra Civile per banjo, chitarra e dulcimer, a sottolineare la forte connotazione patriottica della score, e "Getting Out The Vote", uno scherzo per violino a raccontare le goffe macchinazioni di W.N. Bilbo e dei suoi compari con leggerezza e non senza sottintesi morali.

 

Non ci si inganni: "Lincoln" è il nuovo capitolo di un corpus lungo quasi sei decenni e non è esente da manierismi, ma stupisce la capacità di cercare e trovare soluzioni e idee musicali ancora così efficaci, anche in un opera non decisiva per una carriera ormai compositiva. E le novità non stanno solo nel repertorio o nel linguaggio: Williams preferisce la Chicago Symphony Orchestra alla fidata omologa londinese, instillando ulteriore "americanità" a un'opera tutta stelle e strisce, senza scadere nella retorica e puntando dritto a un unico ideale: la speranza.

Lincoln
Tracklist
01. The People's House
02. The Purpose Of The Amendment
03. Getting Out The Vote
04. The American Process
05. The Blue And Grey
06. "With Malice Toward None"
07. Call To Muster And Battle Cry Of Freedom
08. The Southern Delegation And The Dream
09. Father And Son
10. The Race To The House
11. Equality Under The Law
12. Freedom's Call
13. Elegy
14. Remembering Willie
15. Appomattox, April 9, 1865
16. The Peterson House And Finale
17. "With Malice Toward None" (Piano Solo)
Scheda del film
Lincoln
Recensione

Lincoln

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