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Speciale classifiche - I migliori film europei degli anni 90

Chiudiamo il viaggio nel cinema degli anni 90 con la classifica dedicata ai migliori 20 film del Vecchio Continente. La Francia domina, è vero, ma sono tante le culture e i Paesi rappresentati in questa panoramica...

Chiudiamo la stagione delle classifiche con un viaggio nel decennio degli anni 90 nel nostro Vecchio Continente. Abbiamo dedicato un appuntamento specifico al nostro Paese, e abbiamo scelto "Caro diario" di Nanni Moretti come film simbolo. Poi siamo andati Oltreoceano e lì ha prevalso "Pulp Fiction" di Quentin Tarantino. Ora facciamo una panoramica, ben più complicata, in giro per la nostra Europa. Tante lingue, tante culture, tante tradizioni artistiche e di costume che si intrecciano per dare un ritratto composito e imprevedibile di questo continente. Non è un caso che, alla fine, ad essere in cima alle nostre preferenze, non solo con la prima posizione ma anche con il numero maggiore di pellicole nella top 20, ci sia un regista come Krzysztof Kieslowski, polacco, certo, ma profondamente europeo. Nei suoi lungometraggi degli anni 90 (ben tre compariranno in questa speciale classifica) c'è un sentimento di attaccamento non solo a un Paese, ma a un'idea di convivenza nuova, civile e problematica, che guarda all'idea di un continente unito, afflitto dalle stesse sofferenze e votato alle medesime aspirazioni.

È da queste considerazioni che vengono partoriti "La doppia vita di Veronica" e, soprattutto, la trilogia dei Tre Colori, dedicata alla Francia contemporanea, ma solo come riflesso di una meditazione universale sull'uomo e la donna del Vecchio Continente, stretti fra l'attaccamento a un passato rassicurante e i timori di un futuro incerto. Kieslowski è dunque il vero dominatore di questo decennio cinematografico. Accanto a lui, cineasti e pellicole provenienti da ogni angolo d'Europa: c'è il Nord di Lars Von Trier (presente con ben due titoli), la Germania di Werner Herzog e di Edgar Reitz, l'Est post-comunista di Aleksandr Sokurov, di Bela Tarr, di Emir Kusturica. E poi, ancora, il cinema britannico d'impegno sociale, fortemente teso a mettere in scena le contraddizioni politiche e morali del Regno Unito: Mike Leigh, certo, ma ovviamente anche Ken Loach e James Ivory, americano trapiantato a Londra. È talmente impegnato dal punto di vista politico da essere fuoriuscito dal grande schermo per farsi esso stesso strumento di lotta sociale il cinema dei belgi fratelli Dardenne. Poi abbiamo le perversioni visive di Michael Haneke, immancabili, il melodramma adulto e meno provocatorio ma più lacerante emotivamente di Pedro Almodovar.

Ma è un Paese su tutti a prevalere, numericamente e non solo, nella nostra selezione. La Francia, oltre alle opere di Kieslowski, ci regala altre perle, così diverse eppure così indispensabili, nella loro sommatoria, per darci un quadro complessivo di una nazione in tumulto, che ha trovato nella Settima arte, in questo decennio più che in altri, un modo di esprimere se stessa e i suoi stati d'animo. Nella nostra discussione interna, ne sono stati citati molti di più, di autori francesi meritevoli. Alla fine, entrano nell'elenco Olivier Assayas, Mathieu Kassovitz, Jacques Rivette, Erich Rohmer. Il nuovo e il vecchio, la rottura con il passato e il passato medesimo che si rinnova con classe e genialità.

Al termine di questa introduzione, ancora una volta, c'è bisogno di una precisazione: questa è solo una delle tante classifiche possibili, è solo un'indicazione da parte della nostra redazione, un consiglio su alcuni titoli da recuperare, se ancora non lo si è fatto, per avere una minima contezza di che cosa l'Europa ha dato al mondo del cinema in un decennio così esaltante e variegato.


20. UN RAGAZZO, TRE RAGAZZE di Eric Rohmer (Conte d'été, 1996)

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19. LE ONDE DEL DESTINO di Lars Von Trier (Breaking the Waves, 1996)

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18. LA DOPPIA VITA DI VERONICA di Krzysztof Kiesloswki (La Double Vie de Véronique, 1992)

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17. QUEL CHE RESTA DEL GIORNO di James Ivory (The Remains of the Day, 1993)

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16. APOCALISSE NEL DESERTO di Werner Herzog (Lektionen in Finsternis, 1992)

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15. THE KINGDOM - IL REGNO di Lars Von Trier (Riget, 1994)

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14. RIFF RAFF di Ken Loach (1991)

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13. SATANTANGO di Bela Tarr (1994)

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12. LA BELLA SCONTROSA di Jacques Rivette (La Belle Noiseuse, 1991)

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11. L'EAU FROIDE di Olivier Assayas (1994)

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10. SEGRETI E BUGIE di Mike Leigh (Secrets & Lies, 1996)

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9. L'ODIO di Mathieu Kassovitz (La Haine, 1995)

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8. FUNNY GAMES di Michael Haneke (1997)

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7. TRE COLORI - FILM BLU di Krzysztof Kieslowski (Trois couleurs : Bleu, 1993)

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6. UNDERGROUND di Emir Kurturica (Podzemlje, 1995)

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5. HEIMAT 2  - CRONACA DI UNA GIOVINEZZA di Edgar Reitz (Die zweite Heimat - Chronik einer Jugend, 1992)

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4. TUTTO SU MIA MADRE di Pedro Almodovar (Todo sobre mi madre, 1999)

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3. MADRE E FIGLIO di Aleksandr Sokurov (Mat i syn, 1997)

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2. ROSETTA di Jean-Pierre e Luc Dardenne (1999)

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1. TRE COLORI - FILM ROSSO di Krzysztof Kieslowski (Trois couleurs : Rouge, 1994)

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