Scegliendo di riprendere la vicenda mettendo sullo stesso piano reale e virtuale, divisi solamente da accorgimenti fotografici e di colore (liquidi e psichedelici per la "stanza delle chiacchere", grigi e neri per tutto quello che ne è al di fuori) Nakata realizza un continuum narrativo che, se da una parte evita passaggi schematici e didascalici tra le varie dimensioni, dall'altra ingarbuglia la vicenda sovrapponendo continuamente personaggi e situazioni, facendo perdere ad entrambi le proprie peculiarità. Il risultato è uno spettacolo senza meraviglia, in cui i consigli del cattivo maestro si alternano con le conseguenze degli stessi sulla vita dei singoli. Un rapporto di causa/effetto esteso all'infinito e che solamente alla fine, con una conclusione tanto repentina quanto moralistica (la tecnica è una male incurabile che rende dipendenti) riesce a produrre uno scarto significativo. Presentato nella sezione Un certain regard del festival di Cannes 2010, "I segreti della mente" si avvale della presenza dell'astro nascente Aaron Johnson, il cui talento deve fare i conti con un personaggio continuamente sopra le righe.
cast:
Aaron Johnson, Imogen Poots, Matthew Beard
regia:
Hideo Nakata
titolo originale:
Chatroom
distribuzione:
BIM
durata:
97'
produzione:
Ruby Films
sceneggiatura:
Enda Walsh
fotografia:
Benoît Delhomme
scenografie:
Robert Wischhusen-Hayes
montaggio:
Masahiro Hirakubo
costumi:
Julian Day
musiche:
Kenji Kawai