Ondacinema

recensione di Pietro S. Calò
7.0/10

Un gregge di teen-ager fa bella mostra di sé tra i corridoi della scuola, sui boulevard coi palmizi e i locali più cool di Hollywood, California.
Nonostante il benessere diffuso, le spiagge assolate e le notti stellate, i ragazzi cercano nuove sfide ed emozioni finché non decidono di imbucarsi nelle ville deserte delle star per alleggerirle di qualche gioiello, contanti, pistole. Quando l'ordine sembra ristabilire ogni cosa con le sue repressioni e punizioni, i piccoli si accorgono di star vivendo il loro quarto d'ora di celebrità...

Ritorno alla regia di Sofia Coppola che fin dal suo esordio impacchetta come una farmacista dell'800 le sue pillole edulcorate e amarissime.
Questa volta si rifà a un avvenimento realmente accaduto e documentato da Vanity Fair.
Le sue doti indubbie di tessitrice la mettono a completo agio in quel non-luogo che è la Hollywood dei divi del cinema e della pubblicità, dei casting per i videoclip hip-hop e dei servizi fotografici che lanciano linee di occhiali, assorbenti o bibite analcooliche.
La desolazione è l'aspetto più evidente.

A Hollywood non abitano persone fisiche ma biglietti aerei che vagano in qualsiasi punto dell'universo basta che non sia casa propria; che siano ancora vivi è testimoniato dal loro compulsare i Facebook e i blog personali, dalle istantanee con cui inondano gli Instagram e che li vedono sempre sorridenti e cool.
Non è un caso che l'attore principale del nostro film sia Paris Hilton che non vediamo mai, ma che è onnipresente con la sua villa deserta, la piscina piatta come una tavola mai solcata, i trafiletti che la vogliono un giorno qui e uno lì sempre a fare nulla di memorabile o anche solo rimarcabile, magari a bere un drink dall'altra parte dell'Oceano.

La sequenza più significativa del film è infatti una scorribanda dei Bling Ring ripresa dall'alto, da una qualche dolce collina, ai danni della solita villa non solo desolata ma che appare addirittura bidimensionale, percorsa e scrutata dal teleobiettivo linearmente, stanza dopo stanza, come i puntini da congiungere e infine abbandonata e alleggerita di qualche straccetto firmato Prada.
È una oppressione appena smussata dalle pasticche di Ritalin che i ragazzi assumono come fossero vitamine e che li tengono rigidi nelle pose più cool, pronti allo scatto fotografico che testimonia il loro esserci nel mondo.
È un mondo in cui si studia diligentemente, come fosse un master di archeologia.
È curioso infatti che le case dei vip assomigliano a un sito storico dove sembra sia stata certificata la presenza di una qualche grande civiltà perduta e i ragazzi ivi lavorino con passione e competenza, distinguendo una bigiotteria da un Pomellato, una cineseria da un Armani, così come il loro collega archeologo distingue un ciottolo da una scheggia di selce.

In questo Sofia Coppola è lodevole, riconosce e illustra quelle che potremmo chiamare neo-malattie, che sono tutte di carattere simbolico-rappresentativo.
I corpi sono disinnescati, come appena usciti da una qualche macchina assemblatrice, e utili solo a essere rivestiti di indumenti e accessori e che svolgono il massimo del loro lavoro quando sono chiamati a traspirare le gocce di Chanel che le sono spruzzate sul collo. Cercatela, è una sequenza intensa e la Coppola l'ha girata.

Per il resto non c'è sesso né sudore, desiderio né passione: il mondo sensibile è sconveniente. Esiste infatti una condizione superiore al cool che nei ghetti neri si chiama freeze ed è riferita alla capacità di congelarsi dopo una serie di piroette che hanno squassato l'intero corpo fino a un istante prima. Così, questa è la preoccupazione dei Bling Ring, essere freeze ma senza essersi mossi di un millimetro.
Una buona cronaca del Basso Impero, quando Ballard incontra Versace.


27/09/2013

Cast e credits

cast:
Emma Watson, Leslie Mann, Taissa Farmiga, Halston Sage, Israel Broussard


regia:
Sofia Coppola


titolo originale:
The Bling Ring


distribuzione:
Lucky Red


durata:
90'


produzione:
American Zoetrope - NALA Films - Pathé Distribution


sceneggiatura:
Sofia Coppola - Nancy Jo Sales


fotografia:
Christopher Blauvelt - Harris Savides


scenografie:
Sara Parks


montaggio:
Sarah Flack


costumi:
Stacey Battat


musiche:
Daniel Lopatin - Brian Reitzell


Trama
Un gregge di teen-ager hollywoodiane decidono di imbucarsi nelle ville deserte delle star per alleggerirle di qualche gioiello, contanti, pistole. Quando l'ordine sembra ristabilire ogni cosa con le sue repressioni e punizioni, i piccoli si accorgono di star vivendo il loro quarto d'ora di celebrità...
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